Accertamento dell'esercizio della professione forense, regolamento in arrivo

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Il ministero della Giustizia ha trasmesso al Consiglio nazionale forense, per il prescritto parere, lo schema di decreto ministeriale concernente il “Regolamento recante disposizioni per l'accertamento dell'esercizio della professione, in attuazione dell'articolo 21, comma 1 della Legge n. 247/2012 sul nuovo ordinamento forense.

Il Regolamento disciplina le modalità di accertamento dell'esercizio effettivo, continuativo, abituale e prevalente della professione forense, le eccezioni consentite e le modalità per la reiscrizione all'Albo.

Nel testo dello schema ministeriale, i requisiti, che devono ricorrere congiuntamente, perché la professione possa essere considerata esercitata in modo effettivo, continuativo, abituale e prevalente sono: la titolarità di una partita Iva attiva; l'uso di locali e di almeno un'utenza telefonica destinata allo svolgimento dell'attività professionale; la trattazione di almeno cinque affari per ciascun anno; la titolarità di un indirizzo Pec; l'assolvimento dell'obbligo di aggiornamento professionale; il possesso di una polizza assicurativa a copertura della responsabilità civile derivante dall'esercizio della professione; la regolare corresponsione dei contributi annuali dovuti all'Ordine di appartenenza e alla Cassa forense.

I detti requisiti verrebbero verificati dal Consiglio dell'Ordine circondariale ogni tre anni a decorrere dall'entrata in vigore del regolamento.
Allegati Anche in
  • Il Sole 24Ore – Norme e Tributi, p. 42 - Avvocati, cinque cause annue - Negri

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